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Dieta chetogenica e microbiota intestinale

Dieta chetogenica e microbiota intestinale

Dieta chetogenica e microbiota intestinale

L’obesità rappresenta da sempre un problema per le popolazioni occidentali, incidendo non solo a livello di salute pubblica, ma generando ogni anno oltre 1 milione di morti spesso conseguenza di condizioni di vita decisamente difficili. Solo in Italia, 1 persona su 3 è sovrappeso, ed 1 su 10 è obesa. Fino ad oggi, si è spesso attribuito l’insorgere di obesità e sovrappeso a radici genetiche, ad abitudini alimentari errate unite ad una parziale o totale assenza di attività fisica. Oggi, oltre a queste cause ampiamente dimostrate negli anni da studi scientifici, si sta affermando un nuovo pensiero nato da scoperte scientifiche innovative e recenti, che attribuiscono al Microbiota una responsabilità diretta sulla gestione del peso corporeo. Studi sempre più numerosi dimostrano, infatti, come l’equilibrio del Microbiota sia elemento determinante per garantire il corretto assorbimento intestinale dei macronutrienti da parte dell’organismo umano.

Spesso, pur seguendo la stessa dieta, i pazienti assimilano gli alimenti con una diversa efficienza e sviluppano, dunque, una composizione corporea differente. Questo può accadere sia in caso in cui si conduca una dieta classica mediterranea, sia durante regimi di dieta a basso contenuto calorico (come la dieta chetogenica), rallentando o impedendo l’entrata in chetosi e, di conseguenza, il dimagrimento.

Il Microbiota intestinale è l’insieme dei microorganismi (batteri, virus, funghi e protozoi) che popolano, con diversa densità e “demografia”, il tratto digerente. I batteri che popolano principalmente la flora intestinale appartengono a tre phyla: Bacteroidetes, Firmicutes e Actinobacteria. Studi di metagenomica in pazienti obesi hanno permesso di evidenziare come l’obesità sia associata a ridotta abbondanza di Bacteroidetes, aumento dei Firmicutes e ridotta diversità batterica con overgrowth di batteri potenzialmente patogeni.

È ormai dimostrato quanto il Microbiota intestinale sia capace di influenzare il metabolismo e l’omeostasi energetica dell’ospite, essendo anche coinvolto nel controllo del peso corporeo attraverso l’estrazione di una quota supplementare di calorie dagli alimenti ingeriti. Tra i meccanismi che possono spiegare questo, vi è quello legato all’estrazione di energia da componenti alimentari quali polisaccaridi presenti nel mondo vegetale che vengono processati dagli enzimi batterici con produzione di altri composti (successivamente assorbiti) e acidi grassi a catena corta che partecipano alla sintesi di grasso a livello epatico.

La conversione di fibre alimentari fermentabili in altri composti, fornisce energia supplementare per l’ospite, con la possibilità di favorire in questo modo l’obesità.

La dieta chetogenica, con un’attenta selezione delle fibre alimentari da assumere, supportata da una corretta assunzione di probiotici, permette di riequilibrare la flora batterica intestinale, ripristinando l’eubiosi e favorendo il percorso di dimagrimento.

microbiota
Dietista Federica Delli Noci - Specialista in scienze dell'alimentazione

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