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Le abitudini alimentari ai tempi del coronavirus

abitudini alimentari ai tempi del coronavirus

Le abitudini alimentari ai tempi del coronavirus

Il Coronavirus ha profondamente cambiato le abitudini alimentari degli italiani, modificando gli acquisti di molte famiglie. I dati ISTAT sulle vendite al dettaglio lo dimostrano con un aumento delle vendite di prodotti alimentari.

Non a caso l’aumento più significativo è stato registrato dalla grande distribuzione ed in particolare è la vendita dei beni alimentari nel mese di febbraio ad essere cresciuta con maggior intensità.

Il nuovo stile di vita “residenziale” ha cambiato in modo sostanziale gli acquisti e la spesa alimentare degli italiani evidenziando nella prima fase di restrizioni di mobilità, comportamenti dettati dal timore di non avere sufficienti scorte alimentari e nelle settimane successive, da una reale modifica dei consumi.

Un cambiamento positivo riguarda la prima colazione. Molti italiani, tradizionalmente obbligati da ritmi serrati di lavoro o studio, precedentemente abituati ad uscir di casa a digiuno o abituati a consumare una fugace colazione al bar, avendo molto più tempo a disposizione e trascorrendolo maggiormente a casa, hanno inserito un nuovo pasto nelle loro abitudini, riscoprendo il piacere della prima colazione.

Anche il momento della pausa pranzo, per molti italiani, ha subito delle modifiche. Chi era abituato a consumare il pranzo fuori casa, con alimenti “veloci” come piadine, pizza, toast o panini, non avendo a disposizione bar o altri esercizi commerciali aperti, ha sostituito i fast food con cibi più salutari preparati rigorosamente in casa, aumentando conseguentemente il consumo di frutta e verdura.

Inoltre, se da una parte, la lunga permanenza a casa ha dato libero sfogo alla fantasia culinaria, con un netto aumento dei consumi di torte, pane e altri prodotti a base di carboidrati, dall’altra, per molte famiglie, è stato riscoperto il piacere di cucinare e di dedicare del tempo alle preparazioni fatte in casa rinunciando più spesso a fast food e cibi pronti. Ma gli italiani saranno così bravi nel proseguire su questa strada? Se così fosse, a lungo termine, si assisterebbe ad un netto miglioramento delle abitudini alimentari con una riduzione di alimenti pronti ed ipercalorici e un aumento dei consumi di alimenti vegetali e piatti preparati in casa.

abitudini alimentari ai tempi del coronavirus
Dietista Federica Delli Noci - Specialista in scienze dell'alimentazione

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