Pasti estivi a base di gelato: si o no?
Non c’è ombra di dubbio che il gelato rappresenta il protagonista della stagione estiva e risulta tanto apprezzato sia dai grandi che dai più piccoli. È appetitoso, ha molteplici gusti e sapori diversi: lo si trova fatto con latte animale o vegetale, panna, frutta, pistacchio, nocciola, cioccolato, addirittura birra, basilico, zenzero o liquirizia. È rinfrescante, ben digeribile, si trova dappertutto, si può mangiare mentre si è in giro e dà una sensazione di leggerezza. Tutti elementi molto positivi, ma non è detto che possa sostituire integralmente un pasto.
A seconda dei gusti e del tipo di gelato (artigianale o confezionato) possono variare molto gli ingredienti e, di conseguenza l’apporto calorico per porzione. Un sorbetto alla frutta ha solo 120-130 calorie per 100 g, mentre un gelato contenente panna, frutta secca o cioccolato può arrivare a 250-300 calorie per 100 g. I valori salgono ancora se il gelato contiene grassi e oli vegetali (è il caso di quello industriale), impiegati per dare al prodotto cremosità, sapidità e consistenza ottimali. Per i gelati a base di creme o cioccolato (ad esempio i gusti biscotto, bacio, zabaione, torroncino) le calorie sono principalmente date dall’elevato apporto di grassi e carboidrati, mentre per i gelati a base di frutta (fragola, melone, pesca, limone) i responsabili dell’apporto calorico sono quasi esclusivamente gli zuccheri. Inoltre, l’indice glicemico di un sorbetto alla frutta e di un gelato alla crema con zucchero è medio-alto e questo può comportare un picco glicemico successivo al consumo, seguito da un calo glicemico e dal conseguente ritorno della fame dopo poco tempo dal consumo.
Così, nel complesso, il gelato si rivela un alimento ricco di carboidrati e di grassi, ma povero di altri nutrienti importanti. Scarseggiano infatti le proteine, soprattutto se non sono presenti latte animale o vegetale tra gli ingredienti. È presente una minima quantità di minerali e di vitamine, in particolar modo se si tratta di gelati alla frutta preparati con frutta fresca e senza l’uso di sciroppi. È piuttosto ridotto il tenore di fibre, che favoriscono il senso di sazietà e sono essenziali per la flora batterica intestinale.
In conclusione, il gelato non può sostituire un pasto completo; un’eccezione si può fare nell’ambito di una dieta equilibrata, soprattutto cercando di rimediare nel pasto successivo alle carenze di proteine o micronutrienti. Ma occasionalmente a merenda, soprattutto se la giornata è stata attiva dal punto di vista fisico, può rivelarsi uno spuntino gustoso ed energetico: una pallina di gelato di alta qualità, magari allo yogurt piuttosto che alla panna, accompagnata da una coppetta di frutta fresca non zuccherata, soddisfa il palato senza compromettere la linea !